Giulio Ranzo AD di AVIO: “Gli esiti di questo Consiglio ministeriale dell’ESA confermano l’obiettivo prioritario di preservare e consolidare l’accesso autonomo allo spazio dell’Europa”

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Avio: a Siviglia un Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) alla presenza dei Ministri rappresentanti i vari Stati membri. Tra le molte decisioni assunte, alcune hanno riguardato snodi rilevanti dei programmi Ariane 6, Vega C e Vega E

In data 6 Novembre si è svolto a Siviglia un Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) alla presenza dei Ministri rappresentanti i vari Stati
membri. Tra le molte decisioni assunte, alcune hanno riguardato snodi rilevanti dei programmi Ariane 6, Vega C e Vega E.


I principali esiti del Consiglio, illustrati in una conferenza stampa dell’ESA alle ore 18:45(CET) del 6 Novembre e nelle comunicazioni ufficiali dell’ESA, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), riguardano:

  • La copertura, tramite finanziamenti aggiuntivi, di parte degli extra-costi diproduzione derivanti in larga parte dalla spinta super-inflattiva emersa negli ultimi 2 anni nell’area Euro, in particolare per Ariane 6 fino a 340 Milioni di euro all’anno e per Vega C fino a 21 Milioni di euro all’anno;
  • La prospettiva di un numero minimo di lanci istituzionali europei, sia per Ariane 6 (4 voli/anno) che per Vega C (3 voli/anno), incrementato rispetto a quanto già prospettato negli anni precedenti grazie anche alla crescita dimensionale dei vari programmi satellitari europei;
  • L’apertura di una gara nel settore dei lanciatori europei tramite apposita procedura concorrenziale (European Launcher Challenge) da parte dell’ESA per sviluppare e dimostrare la capacità di lancio di nuovi sistemi (fino a 150 milioni di euro);
  • La progressiva assunzione da parte di Avio, entro la metà del 2024, delle funzioni di Launch Service Operator (LSO) e Launch Service Provider (LSP) di Vega C, ossia delle responsabilità delle operazioni di volo e dei diritti di commercializzazione di Vega C, con la previsione di un’intesa da raggiungersi tra Arianespace ed Avio per la gestione dei 17 voli già contrattualizzati;
  • La destinazione a Vega C e Vega E, nel centro spaziale di Kourou, di un’apposita infrastruttura già esistente che sarà dedicata alla pre-integrazione del lanciatore allo scopo di incrementare la frequenza annuale di lancio e la correlata attribuzione a Vega E della rampa di lancio in precedenza utilizzata da Ariane 5.

Dichiarazione dell’Amministratore Delegato Avio Giulio Ranzo

Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio ha commentato: “Gli esiti di questo Consiglio Ministeriale dell’ESA confermano l’obiettivo prioritario di preservare e consolidare l’accesso autonomo allo spazio dell’Europa. Essi fissano anche un efficace punto di equilibrio tra la necessaria continuità dei programmi esistenti e l’apertura ad un nuovo scenario competitivo. In questo contesto, Avio continuerà e rafforzerà il proprio impegno nel garantire prodotti sempre più affidabili e competitivi in un mercato in fortissima crescita, grazie anche al sostegno delle istituzioni e dei partner industriali. ”

Avio

Avio è un gruppo internazionale leader nella costruzione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e di sistemi di propulsione solida e liquida per i viaggi nello spazio. L’esperienza e il know-how maturati in oltre 50 anni di attività pongono Avio all’avanguardia nel settore dei lanciatori spaziali, della
propulsione solida, liquida e criogenica e della propulsione tattica.

Avio opera in Italia, Francia e Guyana francese con 5 stabilimenti, impiegando circa 1.200 persone altamente qualificate, di cui circa il 30% impegnato nella ricerca e sviluppo. Avio è prime contractor per i programmi Vega e
Vega C e sub-contractor per il programma Ariane, entrambi finanziati dall’Agenzia Spaziale Europea (“ESA”), collocando l’Italia tra i pochi Paesi in grado di produrre un veicolo spaziale completo

Vega C

Vega C (Consolidation) è l’evoluzione del lanciatore Vega.Composto da tre stadi basati su motori a propulsione solida e uno stadio basato su un motore a propulsione liquida ha fatto il suo viaggio inaugurale il 13 luglio 2022.
Con Vega C la capacità di carico utile alla stessa orbita di riferimento è passata da 1.500 kg a 2.300 kg. Questa nuova generazione di lanciatori sfrutta appienole capacità del nuovo adattatore di carico SSMS (Small Spacecraft Mission Service) per trasportare decine di microsatelliti in orbita terrestre bassa. Inoltre, il lanciatore è stato scelto per il primo lancio della navicella sperimentale European Space Rider nonché per la missione Clearspace-1 per la rimozione di detriti spaziali.

Questo sistema di moduli spaziali rende Vega C più flessibile e versatile del suo predecessore, aumentando il mercato potenziale di questo veicolo dal 50% al 90% dei satelliti LEO, una parte consistente dei quali potrà essere gestita sfruttando la sua capacità di lancio multiplo. Competitività, Versatilità ed Efficienza sono le caratteristiche che fanno di Vega C un vero e proprio punto di riferimento nel settore dei lanciatori leggeri.

Vega E

Il Vega E, nelle fasi iniziali dello sviluppo tecnologico, a partire dal 2026 sarà lo “scuolabus” per i piccoli satelliti. Grazie all’innovativa architettura a tre stadi con un rivoluzionario motore a ossigeno liquido e metano per lo stadio più alto, sarà in grado di rilasciare molti satelliti in orbite
diverse nel corso della stessa missione, a un costo ancora più competitivo e mantenendo gli standard di affidabilità e precisione della famiglia Vega.


Ad accomunare la famiglia di lanciatori Vega, così come i motori di Ariane 6, è l’utilizzo dell’innovativo processo del Filament Winding (tecnologia che si basa sulla “tessitura” di filamenti di carbonio nella produzione dei motori- booster a propellente solido) che fa dello stabilimento di Colleferro
un centro di eccellenza mondiale

Fonte e foto : AVIO

Spazio-mare-Roberta-Busatto_

Giornalista, specializzata in Economia dello Spazio, in Economia del Mare e in Mindfulness - istruttrice MBSR. Dal 2004 si occupa di Aerospazio e dal 2011 di Economia del Mare. Dirige Economia dello Spazio Magazine, Economia del Mare Magazine e Space& Blue Magazine, oltre a seguire le relazioni istituzionali ed esterne in questi settori per importanti stakeholder. Ideatrice del Progetto "Space&Blue Made in Italy" con il suo Forum Space&Blue e del Progetto "Blue Forum Italia network".