Festival dello Spazio: attesi Nespoli, Patazza, Ragazzoni e la signora delle comete Amalia Ercoli Finzi

festival dello spazio 2024

Il contributo delle tecnologie satellitari ed il ruolo dell’Italia nello Spazio per la sostenibilità della vita sulla Terra: è questo il filo conduttore dell’ottava edizione del Festival dello Spazio, a Busalla fino al 30 giugno.

Dal 2017 Il Festival dello Spazio di Busalla si propone come un punto di riferimento nazionale della cultura dello spazio, è un evento piuttosto unico nel suo genere, riconosciuto dall’Agenzia Spaziale Italiana, luogo di incontro di scienziati e studiosi che raccontano i loro progetti ad un pubblico generale, luogo aperto a chi vuole conoscere le sfide dell’esplorazione del cosmo e dell’utilizzo del nuovo mare-spazio e le ricadute economiche dell’impegno italiano in questo settore, senza essere affatto un “addetto ai lavori”.

Nello spirito del programma c’è pure in filigrana la dimensione filosofica-teologica così spontanea quando si scrutano il cielo e le stelle.

Proprio al grande pubblico sono rivolti gli appuntamenti con due autrici tanto apprezzate, quanto tra loro diverse.

Festival dello Spazio: appuntamenti del 28 giugno

Venerdì 28 giugno alle ore 21, alla biblioteca Bertha Von Suttner di via Chiappa, la giornalista e divulgatrice Gabriella Greison, definita dal Corriere dalla Sera “la rockstar della fisica”, porterà in scena “La donna della bomba atomica” raccontando la storia del progetto Manhattan dal punto di vista di Leona Woods, la scienziata più giovane tra quanti presero parte ad una delle imprese scientifiche più controverse nella storia dell’umanità.

Sabato 29: il programma

Sabato 29 giugno, sempre alle 21 ma alla chiesa parrocchiale di Sarissola, sarà invece la volta del ritorno, a grande richiesta, di Lucilla Giagnoni: già protagonista del Festival 2023 con “Vergine Madre”, l’attrice e autrice fiorentina presenterà “Big Bang”, spettacolo che mette una donna, e madre, di fronte al mistero dell’universo e del suo inizio, in ideale continuità con la lectio magistralisdel teologo don Giuseppe Tanzella-Nitti, dal titolo “L’universo ha un’origine? Cosmologia, filosofia e teologia in dialogo” in agenda sempre sabato, alle ore 16:30.

Al Festival dello Spazio, naturalmente, non possono mancare gli astronauti e saranno ben tre quelli protagonisti domenica 30 giugno a Villa Borzino, in un ponte tra generazioni di viaggiatori spaziali vedrà tornare per la terza volta a Busalla Paolo Nespoli, veterano della Stazione Spaziale Internazionale, per raccontarsi in un incontro con Andrea Patassa, pilota dell’Aeronautica Militare selezionato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per futuri voli extraterresti, e assistere quanti vorranno cimentarsi nelle operazioni di atterraggio dello Space Shuttle alla guida del simulatore della British Interplanetary Society – Italia.

Space Economy

Venerdì 28 giugno segna l’inizio ufficiale del Festival dello Spazio 2024 con i saluti augurali delle istituzioni; seguiranno una serie di pannelli di esperti dedicati alla Space Economy sotto diversi angoli visuali.

Novità di quest’anno un pannello confindustriale teso a rilanciare lo schema industriale tradizionale Genova-Milano-Torino in uno nuovo scenario Norditalia spaziale, attraverso un condivisione delle esperienze dei cluster Aerospace di Piemonte e Lombardia, della Rete Regionale Veneto Aerospazio e del Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati SIIT.

Nel pomeriggio, appuntamento con un panel tra i principali attori istituzionali e industriali del comparto con; Walter Cugno, vicepresidente del dominio Esplorazione e Scienza e responsabile del sito di Torino di Thales Alenia Space; Giulia Sturiale, senior strategy & new initiatives di Leonardo; Mario Musmeci, project manager dell’Asi e Stefano Carosio, direttore esecutivo di STAM, società di ingegneria genovese alla quale l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha recentemente assegnato il ruolo di broker per l’Italia con la gestione del Fondo Spark per il trasferimento tecnologico, in stretta collaborazione con l’Asi.

La giornata si concluderà con una fotografia di come l’abbinata di incubatori e fondi di investimento possa promuovere la nascita e crescita di nuove startup spaziali ormai dedicate anche alla Lunar economy: ci saranno Evolunar, ORiS e Space V incubate al Bic dell’Esa a Torino, che progettano droni e satelliti e serre spaziali adattive per vivere e lavorare sulla Luna.

Parteciperanno anche Nicola Redi, managing partner di Obloo Ventures, collegato al polo nazionale di trasferimento tecnologico per lo sviluppo di nuove imprese spaziali Galaxia, di Cassa Depositi e Prestiti, Davide Petrillo, managing director di Voyager Space Europe ed Enrico Sacchi della Fondazione ITS Mobilità Sostenibile–Meccatronica Aerospazio Piemonte, istituto di avviamento alle professioni tecniche dell’industria spaziale.

Il tema scientifico di questa edizione: il satellite al servizio della Terra. Il programma del 29

Tema portante di questa edizione del Festival è, come detto, il rivoluzionario contributo portato dai satelliti alla sostenibilità delle attività sulla Terra.

Nella giornata di sabato 29 giugno Gabriella Costa e Andrea Papa dell’Agenzia Spaziale Europea presenteranno il programma Iride programmato dall’Italia nell’ambito del Pnrr che collocherà il nostro paese in prima fila a livello mondiale nel campo dell’osservazione della Terra.

La costellazione di satelliti IRIDE sarà in grado di fornire dati utili ad una grande varietà di applicazioni e di utenti e contribuire a innumerevoli progetti di sicurezza ambientale e di sviluppo sostenibile. Nella successiva conferenza, a riprova di quanto l’utilizzo delle immagini da satellite attraversi, di fatto, tutte le scienze, la ricercatrice dell’IIT Arianna Traviglia evidenzierà l’importanza dei dati satellitari in archeologia, grazie al loro occhio multispettrale e ad una vista “sintetica” che contribuisce a scovare caratteristiche del terreno e del primo sottosuolo utili ad orientare le ricerche e gli scavi.

L’agricoltura spaziale

Il Festival dello spazio 2024 vede il debutto pubblico del prototipo della serra multipiano adattiva spaziale di Space V, appena uscita dal lboratorio di progettazione e dall’officina di fabbricazione.

Franco Malerba, socio fondatore di Space V ci ha detto: questo prototipo che presentiamo in anteprima al Festival sarà un elemento di particolare attenzione nello stand fieristico della Regione Piemonte all’appuntamento spaziale mondiale IAC2024 di Milano in ottobre e a Busalla facciamo, per così dire le prove generali ma al tempo stesso offriamo al Festival uno scoop piuttosto straordinario nel mondo spaziale.

Il tema della produzione di cibo nei futuri habitat degli astronauti va in scena nella giornata del 29 giugno; è questo un tema di comprensibile interesse, sfida relativamente nuova, ma necessaria per il gran balzo dell’umanità verso l’insediamento in habitat extraterrestri a cominciare, naturalmente, dalla Luna, dove presto i Sapiens torneranno per restare grazie al programma Artemis. Questa nuova filiera dell’agricoltura spaziale sostenibile, sarà l’argomento degli interventi di Silvia Massa, ricercatrice dell’Enea, di Giorgio Boscheri ingegnere di Thales, esperto di sistemi di supporto alla vita nello spazio e Michele Angelo Malerba, amministratore di Space V. Guido Emiliani, amministratore delegato di Micoperi Blue Growth e Fabio Magrassi, project manager di STAM, parleranno invece dell’impego di microalghe in ambito spaziale e delle loro proprietà sorprendenti nel ciclo alimentare anche degli astronauti.

Il Premio Festival dello Spazio

Domenica 30 giugno si aprirà con la proclamazione del vincitore della quarta edizione del “Premio Festival dello Spazio”, concorso dedicato a studenti e ricercatori under 35 messo a bando dall’Associazione Festival dello Spazio e dalla Sisri – Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare, quest’anno sponsorizzato da Leonardo. La giuria, composta dal direttore della SISRI don Giuseppe Tanzella-Nitti, dal Amalia Ercoli Finzi carismatica ingegnera aerospaziale e dal filosofo Roberto Timossi, ha selezionato due finalisti, che presentaranno i loro elaborati interdisciplinari: “La Nuova Luna” di Maria Giulia Andretta, PhD in storia della scienza e delle tecniche all’Università di Bologna; e “Pianeti extrasolari: alla ricerca di noi stessi attraverso nuovi mondi” di Christian Magliano, dottorando in astrofisica all’Università di Napoli Federico II. Ci sarà l’annuncio del vincitore (o della voncitrice) cui seguirà la consegna di premi e diplomi da parte di Marco Brancati, portavoce dello sponsor Leonardo. A questa cerimonia parteciperanno anche Paolo Nespoli ed Andrea Patassa per una foto ricordo “storica” dei premiati.

Seguirà la cerimonia del piantamento nel parco dell’albero di Andrea Patassa, come è ormai prassi consolidata del Festival, quando è un astronauta è presente a Busalla per la prima volta.

Il presidente Inaf Roberto Ragazzoni e il Telescopio Einstein

Sempre domenica, dopo l’incontro tra gli astronauti Nespoli e Patassa, è previsto un altro dei momenti più significativi di tutto il Festival: la lectio magistralis di Roberto Ragazzoni, presidente dell’Istituto Italiano di Astrofisica (Inaf), dal titolo “Grandi telescopi da terra e dallo Spazio alla conquista dei nuovi mondi”. Nel suo ruolo istituzionale Ragazzoni è chiamato ad occuparsi anche del progetto per il Telescopio Einstein, un nuovo impianto di ricerca europeo da 1,7 miliardi di euro per il quale l’Italia è in corsa. Il telescopio Einstein non rileverà fotoni, bensì onde gravitazionali, ovvero variazioni della curvatura dello spazio-tempo previste dalla teoria della relatività generale dovute a fenomeni astrofisici catastrofici come il collasso di una stella, la fusione di buchi neri o il Big Bang stesso. Le onde gravitazionali sono l’unica sorgente di informazione che ci arriva dai primi 400 milioni di anni di vita del cosmo, prima della formazione delle stelle.

Dal Festival dello Spazio allo IAC 2024 di Milano

L’ultima attività del Festival, domenica 30 giugno alle 17, segnerà il simbolico passaggio di testimone tra Busalla e Milano dove, dal 14 al 18 ottobre, si terrà l’edizione 2024 dell’International Astronautical Congress (IAC),la principale manifestazione mondiale nel settore organizzata dall’International Astronautical Federation (IAF) e ospitata in Italia dall’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana e di Leonardo. Lo IAC2024 punterà a sensibilizzare la comunità internazionale sul ruolo delle tecnologie spaziali come risorse per promuovere la sostenibilità sulla Terra. A parlarne, a Villa Borzino, saranno il direttore esecutivo di IAC Milano 2024 Enrico Zappino, il direttore tecnico di Telespazio Marco Brancati ed Erika Manis di Ceipiemonte che allo IAC2024 organizza lo stand delle industrie piemontesi.

Le mostre e i laboratori

Ad affiancare il fitto programma di conferenze ed eventi, come sempre, saranno le installazioni e le mostre allestite a Villa Borzino durante i giorni del Festival, senza dimenticare il Museo dello Spazio aperto ormai da un paio d’anni al piano superiore dello stesso edificio e in via di ampliamento.

Nella Sala delle Esposizioni verrà mostrato l’inedito prototipo della serra adattiva realizzato da Space V, in anteprima assoluta rispetto alla presentazione ufficiale che ne verrà fatta allo IAC 2024.

Di grande interesse anche due robot collaborativi: il Cobot di TSM Robotics impiegato nei processi di saldatura più esigenti, anche in ambito spaziale ed il MOCA (Mobile Collaborative Robotic Assistant) progettato dall’IIT per migliorare la sicurezza in ambito industriale; è capace di spostarsi su quattro ruote omnidirezionali ed è dotato un braccio manipolatore con mano robotica per collaborare con l’operatore umano nei lavori più pesanti e proteggerlo da pericolose disattenzioni. Infine, nella corte esterna della villa ci si potrà cimentare nell’atterraggio di uno Space Shuttle mettendosi alla guida del simulatore di BIS Italia (British Interplanetary Society): come detto, domenica parteciperà a questi esercizi di volo simulato anche Paolo Nespoli.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero: tuttavia, per assistere gli spettacoli di Gabriella Greison e Lucilla Giagnoni è richiesta la prenotazione su Eventbrite. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale www.festivaldellospazio.com, Facebook e LinkedIn.

Il Festival dello Spazio è organizzato da Associazione Festival dello Spazio e Comune di Busalla, con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana, Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova e Rai Liguria-Rai Radio 3. Si ringraziano i partner sostenitori del Festival Fondazione Carige, ThalesAlenia Space, Leonardo e FDS, gli sponsor Camera di Commercio di Genova, Confindustria Genova, SIIT, STAM, TSM, Space V, nonché tutti i partner tecnici e scientifici.

angela iantosca

Giornalista, Capo Redattrice di Economia dello Spazio Magazine,Economia del Mare Magazine,Space&Blue, Vivere Naturale Magazine.