Al secondo forum Space&Blue che si è svolto nella mattina del 19 novembre a Roma nella sede del MIMIT è intervenuto il Presidente dell’ASI Teodoro Valente che ha sottolineato dell’interconnessione tra mare e spazio.
“Sicuramente si deve parlare insieme sul tema della sostenibilità, della sicurezza, della cooperazione internazionale e sul tema dello sviluppo delle competenze, necessarie per le molte professionalità che servono. L’economia del mare è gigante: i dati ci dicono che il valore aggiunto nazionale supera i 60 miliardi di euro con più di un milione di addetti e con tanti settori coinvolti. Altra cosa che mi fa piacere sottolineare è che in questo comparto il Mezzogiorno è un’area strategica. Circa il 40 per cento del traffico marittimo del Paese passa dai porti del Sud”.
Space&Blue: “Lo spazio è un settore nel quale l’Italia ha una tradizione di eccellenza, un qualcosa che ci viene riconosciuto anche a livello internazionale”
“Anche il sistema spazio sta vivendo una grande vivacità. All’ordine del giorno ci sono le discussione sulla space economy sia dal punto di vista tecnico che mediatico. È un settore nel quale l’Italia ha una tradizione di eccellenza, un qualcosa che ci viene riconosciuto a livello internazionale. I numeri dello spazio sono più piccoli del comparto mare: 2 miliardi di euro l’anno, tra le 7mila-8mila unità coinvolte. A livello europeo si prevede una crescita media annua del 6-7 per cento. Con un’occupazione di 60mila unità. A livello mondiale sono 462 i miliardi di dollari prodotti dalla space economy.
Guardando a questo contesto mondiale, cosa emerge? Il contributo all’economia spaziale globale che viene dalla commercializzazione di settori, prodotti e servizi provenienti dallo spazio. Un contributo progressivamente crescente. Tutto ciò è particolarmente importante per il sistema paese perché la possibilità di avere un ritorno di carattere commerciale richiama alla necessità di affrontare le tematiche con una collaborazione tra pubblico e privato”.