Spazio, Valente: “serve un nuovo modello di partnership pubblico-privata”

Spazio-Valente-ASI

Presente il 25 Giugno a Roma alla Seconda conferenza nazionale di Thales Alenia Space Italia intitolata “La filiera spaziale italiana. Sfide e opportunità nelle tecnologie e infrastrutture spaziali”, il Presidente dell’ASI Teodoro Valente che ha parlato di una nuova “consapevolezza politica, tecnica e scientifica sul fatto che l’Italia possa continuare a svolgere un ruolo primario nell’ambito dello spazio”.

“L’Italia” – ha sottolineato – “è nella top 5 di chi più investe al mondo in termini di rapporto rispetto al Pil con un attuale 0,2% e con prospettive di crescita significative e rilevanti”.

Il presidente Valente ha voluto lanciare un messaggio alle imprese presenti:


“Il nostro è un’Ecosistema vivace, completo in cui le competenze e le capacità di ricerca, tecnologiche e accademiche sono di primo livello al mondo ma non per questo ci dobbiamo adagiare sugli allori.
L’Ambiente spaziale è sempre più competitivo: la riduzione di tempi e costi sono fattori sempre più rilevanti ed occorre una postura imprenditoriale che da un lato sia orientata a un coinvolgimento sostanziale di attori industriali non-Space per raggiungere target di crescita maggiori e dall’altro sia più orientata al rischio imprenditoriale anche in una visione europea per concorrere con altri paesi”.

Ricordando “il ruolo fondamentale della ricerca e della scienza che aprono alle tecnologie del futuro e quindi al mantenimento della competitività, in modo da poter raggiungere un posizionamento duraturo nel contesto globale”.

“Oggi” – ha ricordato Valente – “ci sono circa 70 agenzie spaziali nel mondo tra nazionali e sovranazionali, con una nuova agenzia, quella africana, importante per noi e con 5 paesi al mondo che hanno dimostrato a tutti la loro capacità di andare sulla Luna, avamposto per Marte.

“Serve un modello diverso di partnership pubblico e privata” – ha sottolineato -“che risponda alle sfide che ho accennato prima.
E la piena consapevolezza dell’importanza della filiera, delle start up e del ruolo che i grandi player devono svolgere a supporto delle nostre realtà industriali”.

“Il Made in Italy dello spazio” – ha concluso Valente – “è importante ed è riconosciuto. Ne è la prova che in questi mesi non ho trovato un Paese che non abbia voglia di collaborare con l’Italia”.

#economiadellospazio

Spazio-mare-Roberta-Busatto_

Giornalista, specializzata in Economia dello Spazio, in Economia del Mare e in Mindfulness - istruttrice MBSR. Dal 2004 si occupa di Aerospazio e dal 2011 di Economia del Mare. Dirige Economia dello Spazio Magazine e Economia del Mare Magazine, oltre a seguire le relazioni istituzionali ed esterne in questi settori per importanti stakeholder.